Eccoci di nuovo a parlare di welfare, ma questa volta lo facciamo attraverso una chiave di lettura diversa rispetto agli articoli pubblicati precedentemente. All’interno della ricerca sul welfare, presentata a Palazzo Montecitorio dal gruppo MBS Consulting e supportata dalla divisione di Innovation Team, gli strumenti usati per la lettura e la comprensione del popolo italiano sono stati molti: uno tra questi è lo strumento che noi di Lexis abbiamo proposto per dare un taglio più interpretativo e completo a tutti i numeri, le percentuali e i grafici utilizzati per analizzare i dati e presentare la ricerca. Stiamo parlando delle ruote dell’Esperienza e della Relazione: si tratta di due strumenti specifici, di proprietà di Lexis, che permettono di valutare gli elementi fondanti dell’interazione (esperienza e relazione), ideali per la valutazione di qualsiasi stimolo di marketing tradizionale (adv, pack, pdv…) e non convenzionale (eventi, filmati virali, pagine web ecc.) in ricerche tradizionali e/o on-line.

Oggi presenteremo, in particolare, le ruote dell’Esperienza costruite ad hoc per questa ricerca sul welfare.

Come si evince dalla chart, l’esperienza di vita degli italiani in Italia è molto differente tra le diverse classi socio-economiche, anche se tutte hanno un punto in comune, ovvero un basso livello di soddisfazione rispetto all’esperienza di vita nel proprio paese. Solo gli “agiati” sembrano avere un’esperienza meno negativa, ma è evidente come anche per questa classe la soddisfazione sia carente (siamo nell’area dello “scarso” con un indice di positività dell’esperienza pari solo al 56%).

Se si confrontano i risultati di questa chart con quelli della chart in copertina, si può notare come davvero il welfare analizzato nella ricerca possa cambiarci la vita. Tra l’esperienza attuale e quella futura vi è uno scarto del 18%, con un netto miglioramento con l’introduzione di strumenti di welfare nel nostro Paese.

In particolare, sono soprattutto le classi intermedie (Sostentamento e Benessere) che godrebbero dei vantaggi derivanti dall’introduzione del welfare in Italia, meno gli agiati (differenziale del 5% tra oggi e futuro).

In conclusione, siamo dunque orgogliosi di aver dato un contributo interpretativo importante a questa ricerca. Le ruote possono essere uno strumento di lettura utile per la ricerca e anche a noi piace proporle e utilizzarle nei nostri progetti in quanto oltre che efficaci sono anche uno strumento in qualche modo ludico e accattivante per come si presentano. E voi, che ne pensate?

P.S. Se vi siete incuriositi, parleremo della Ruota della Relazione applicata a questa ricerca in uno dei prossimi articoli!